venerdì 24 febbraio 2012

M46 - NGC 2438

M 46 - NGC 2438

Immagine ripresa il 24/02/12

M46 (noto anche come Messier 46 o NGC 2437) è un ammasso aperto visibile nella costellazione della Poppa. Può essere osservato anche con un binocolo.

NGC 2438 è una nebulosa planetaria visibile nella costellazione della Poppa.
La nebulosa, scoperta nel 1786, è facile da individuare poiché si trova in direzione dell'ammasso aperto M46; essa si sovrappone all'ammasso, dando quasi l'impressione che vi appartenga. In realtà, la nebulosa si trova in primo piano, ad una distanza di 2900 anni luce da noi, mentre M46 dista 5400 anni luce. La stella centrale della nebulosa, la nana bianca, ha magnitudine 17,7
.... (tratto da wikipedia)

Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

8 ligth x 720 secondi bin 1 per un totale di un'ora e mezza di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

NGC 2841

NGC 2841

Immagine ripresa il 24/02/12

NGC 2841 è una galassia spirale visibile nella costellazione dell'Orsa Maggiore. Fu scoperta da William Herschel nel 1788. Può essere intravista con un telescopio con aperture pari o superiori ai 150mm.
Si riteneva che la galassia NGC 2841 si trovasse a circa 11,1 Mpc (36 milioni di anni luce). Uno studio effettuato nel 2001 dal Telescopio spaziale Hubble sulle variabili Cefeidi della galassia ha permesso di fare una stima più accurata della distanza: all'incirca 14,1 Mpc (oltre 45 milioni di anni luce).
La galassia NGC 2841 è il prototipo delle cosiddette "galassie flocculenti", ossia galassie i cui bracci a spirale sono brevi e frammentati; in particolare quelli della galassia NGC 2841 ospitano molte stelle giovani e calde, con un basso tasso di formazione stellare.
È una galassia di 10a magnitudine classificata SA(r)b, ovvero una galassia spirale (SA) con un anello centrale (r) in cui il contributo del nucleo e del disco si equivalgono (b). Inoltre NGC 2841 è classificata come galassia LINER, ovvero una galassia che presenta una bassa ionizzazione rispetto alle galassie "normali" nella regione nucleare.
In NGC 2841 sono state scoperte due supernove: SN 1912A e SN 1957A, quest'ultima classificata di tipo I..... (tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

42 ligth x 600 secondi bin 1 per un totale di sette ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

M43

M43

Immagine ripresa il 24/02/12

La Nebulosa De Mairan (nota anche come M 43) è una nebulosa diffusa, ad emissione e a riflessione, situata nella costellazione di Orione.
Si tratta di una parte, la più settentrionale, della grande Nebulosa di Orione (M42) dalla quale è separata solo apparentemente da una banda di nebulosità oscure; descritta come oggetto con atmosfera simile a quella del Sole dallo stesso scopritore, de Mairan, fu riosservata dal Messier e da Herschel.
La sua magnitudine visuale è di 9,1, che permette di essere osservata facilmente anche con un potente binocolo o un piccolo telescopio amatoriale; M43 avvolge la giovane e irregolare "nebulosa variable" NU Orionis, di magnitudine visuale compresa tra 6,5 e 7,6. Pare che M43 sia eccitata da questa stella, e contenga un suo proprio distinto piccolo ammasso stellare che si sarebbe formato in questa porzione della Nebulosa di Orione.... (tratto da wikipedia)

Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

11 ligth x 30 + 11x60 + 11x120 secondi bin 1 dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

giovedì 23 febbraio 2012

M51

M51
Immagine ripresa il 23/02/12

M 51 è un oggetto astronomico del catalogo di Messier che comprende due galassie distinte, nella costellazione boreale dei Cani da Caccia:
La più grande e famosa Galassia Vortice (anche nota come NGC 5194 e talvolta M51A) è una classica galassia a spirale. Fu scoperta da Charles Messier il 13 ottobre del 1773.
La più piccola galassia compagna nota come NGC 5195 (o anche M51B), è parzialmente coperta da un braccio di polvere della spirale Vortice (con la quale interagisce) ed è stata scoperta da Pierre Méchain nel 1781.... (tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

48 ligth x 600 secondi bin 1 per un totale di otto ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

mercoledì 22 febbraio 2012

M 101

M101

Immagine ripresa il 22/02/12

La Galassia Girandola (nota anche come M 101, o NGC 5457) è una galassia a spirale nella costellazione dell'Orsa Maggiore. La galassia fu scoperta nel 1781 da Charles Messier e da Pierre Méchain. William Herschel fu il primo a osservare delle piccole macchie (che in realtà erano dei frammenti dei bracci a spirale) circondare la galassia... (tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

38 ligth x 600 secondi bin 1 per un totale di sei ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

NGC1977

NGC 1977

Immagine ripresa il 22/02/12

NGC 1977 è una nebulosa a emissione e a riflessione nella costellazione di Orione; fa parte di un grande complesso nebuloso in cui è attiva la formazione di nuove stelle... (tratto da wikipedia)

Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

10 ligth x 400 secondi bin 1 per un totale di un ora di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

domenica 19 febbraio 2012

Jach III Dobson 16" UC Autocostruito

L'autocostruzione mi ha sempre appassionato, sin dagli inizi di questo hobby. Dapprima con la realizzazione di accessori per fare astrofotografia fino alla realizzazione di telescopi rifrattori e dobson... spesso mi è stato chiesto di fare qualche acessorio o priastra o altro per qualche amico ed in quest'ultimo caso, un telescopio completo... un gemellino del Jach III. Nel limite del tempo a disposizione mi sono sempre prestato e sempre mi presterò a queste richieste proprio per la passione che mi avvolge in questi lavori!!!
Di seguito descriverò l'iter per la realizzazione della mia ultima creatura... un dobson UC da 16".
Importantissimo nella realizzazione è la cura della fase progettuale, durante la quale ho scelto i materiali, le forme ed i pesi al fine di ottenere un risultato stabile, equilibrato e nonostante tutto, leggero e trasportabile!
L'uso di Autocad mi ha permesso di definire tutto nei minimi particolari:

Oltre agli aspetti funzionali ho cercato di curare molto anche il fattore estetico, dando un aspetto armonioso all'opera.
Prima di tutto ho definito gli aspetti principali: diametro 16", focale 1800mm, dimensioni focheggiatore e secondario con asse minore da 82mm, il tutto per ottenere un'altezza dell'oculare allo zenit di 172 cm ed un CPL da 12mm.
La scelta dei materiali è caduta sul classico: multistrato di betulla da 25mm per la base e la gabbia del primario, acciaio per tutti i componenti della cella delo specchio primario ed alluminio per i tralicci e relativi agganci. Parecchio tempo in fase progettuale l'ho dedicato al metodo di bloccaggio dei tubi per far risultare il montaggio veloce e sicuro allo stesso tempo.
La base è stata tagliata con un pantografo a CN, con il quale, oltre alle forme, sono state fatte anche tutte le forature necessarie al sucessivo montaggio... oltre alla firma dell'autore!



Tutte le parti in multistrato sono state stuccate e sucessivamente carteggiate per eliminare tutte le tracce di lavorazione, quindi è stato spruzzata una mano di fondo coprente il quale è stato a sua volta carteggiato per ottenere la superficia più liscia possibile... nella parte inferiore delle "lune" ho incollato una striscia di laminato per renderle più scivolose e quindi scorrevoli nel movimento in altezza.


Anche sulla parte inferiore della base ho incollato un foglio di laminato perchè su di questo andranno ad agire i tre cuscinetti in teflon chegarantiranno la stabilità, mentre la rotazione è data da un grosso cuscinetto posto negli incavi visibili in foto.
Tutte le parti in acciaio sono state realizzate tramite taglio laser di lamiere di vario spessore, da 8mm a 3mm in base alla funzione del particolare. Il tutto è stato protetto da una buona mano di antiruggine e quindi verniciato di nero opaco.


Ogni particolare, oltre ad essere stato progettato è stato anche realizzato dal sottoscritto nel garage di casa per la maggior parte dei lavori e con l'aiuto di un collega, sfruttando le pause pranzo o trattenendosi oltre l'orario di lavoro per i particolare che prevedevano l'utilizzo di macchine utensili.


Ovviamente non ho inventato nulla ma ho solo personalizzato ed interpretato le soluzioni normalmente adottate nella realizzazione di questi strumenti.
Particolare attenzione e precisione è stata prestata nella realizzazione dei particolari in alluminio lavorati in fresa e tornio, dato che rappresentano le parti salienti dello strumento:


La realizzazione della cella del primario, ovviamente è stata realizzata a 18 punti flottanti con una particolarità... la collimazione viene fatta da sopra e con l'aggiunta delle apposite prolunghe, è possibile farla con l'occhio all'oculare... questa soluzione l'ho adottata quasi per sfida: alla presentazione sui forum del predecessore Jach II mi è stato proposto di adottare questo sistema sulla prossima realizzazione ed io ci ho provato!


Il montagigo dei vari particolari ha previsto diverse fasi... in quanto prima di ultimare l'assemblaggio bloccando i vari componenti, ho voluto verificare che lo strumento andasse a fuoco su tutti i miei oculari montandolo sotto il cielo in modo posticcio.


Nella foratura degli alloggiamenti degli spider, ho previsto già da progetto, lo spostamento dovuto all'off-set... all'interno dei fori sono state inserite delle bussole di mascheraggio sulle quali agiscono le brugole che tensionano gli spider... lo scopo delle bussole è di evitare che la testa delle brugole si piantino sul multistrato.
Come detto in precedenza, ho prestato molta attenzione alla progettazione dei sistemi di aggancio dei tubi ed alla fine ho adottato un sistema a leva di bloccaggio che non prevede nessun pomello e nessun componente che si possa staccare e quindi perdere in mezzo all'erba al buio!!!


I terminali dei tralicci, nel punto di collegamento al blocchetto hanno anche luro una boccola di acciaio che preserva il terminale di alluminio dall'usura dovuta sl movimento rispetto al blocchetto... Sulla gabbia del secondario è fissata la forcella che si blocca con la leva presente nel blocchetto.


Completato il primo assemblaggio, è stato possibile verificare il fuoco... come da progetto, tutti gli oculari hanno raggiunto la messa a fuoco.
Finalmente è stato possibile ultimare l'operà con la certezza che tutto è ok... lo strumento risulta perfettamente bilanciato con un cercatore ottico da 60mm, telrad ed oculare Baader da 36mm senza bisogno di applicare nessun contrappeso di bilanciamento



A proposito di peso... la parte più pesante ovviamente è la cella del primario che grava per 13 Kg, che unita ai 13 Kg dello specchio GSO richiedo uno sforzo limitato per lo spostamento... 26 Kg! I tralicci pesano la bellezza di 5 Kg circa mentre la gabbia del secondario completa di cercatore e telrad pesa 6 Kg... rimane solamente la base e le lune che risultano pesare 5 Kg, per un totale di 42 Kg operativo!


Ovviamente in un raptus di megalomania ho inciso il mio nik-name sulla gabbia del secondario...



Una particolare attenzione l'ho messa nella chiusura dello strumento in fase di trasporto... le lune smontabili possono essere riposte all'interno della base e superiormente a queste si appoggia la cella del primario... sopra la cella del primario si appoggia la gabbia del secondario rovesciata ottenendo un ingombro di 60x60x35 cm... ovviamente non è trasportabile così in blocco (almeno per me) perchè parliamo di 36 Kg...

Il Jach III necessita circa di tre minuti per il completo montaggio, dopo di chè una controllatina alla collimazione ed il cielo è nostro....














venerdì 17 febbraio 2012

M37

M37

Immagine ripresa il 17/02/12
M 37 (noto anche come Messier 37 o NGC 2099) è un ammasso aperto visibile nella costellazione dell'Auriga. Fino al 1985 la scoperta di questo ammasso fu attribuita a Charles Messier che lo classificò nel 1764. In realtà l'ammasso è stato scoperto da Giovanni Battista Hodierna prima del 1654.
Si tratta di uno degli ammassi più semplici da osservare nella costellazione a cui appartiene, nonché il più esteso... (tratto da
wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

23 ligth x 600 secondi bin 1 per un totale di quasi quattro ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS