lunedì 28 novembre 2011

NGC 891

NGC 891


Immagine ripresa il 26/11/2011

NGC 891 è una brillante galassia nella costellazione di Andromeda.

Si individua con facilità 3,5 gradi ad est della stella γ Andromedae; appare vista perfettamente di taglio, così ad un telescopio rifrattore si presenta come un lungo fuso chiaro, privo di dettagli. Ad ingrandimenti maggiori si nota bene la presenza di un bulbo centrale molto luminoso, mentre in grandi telescopi si evidenzia la banda oscura di polveri e gas interstellari che la rendono molto simile alla nostra Via Lattea. Fa parte di un gruppo di galassie distanti dalla nostra circa 40 milioni di anni luce. (tratto da wikipedia)

Telescopio RC 8" GSO su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

52 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di otto ore e mezza di posa riprese nelle notti del 26 e 27 novembre dal vialetto di casa con temperatura media di 4°... 20 dark, 21 flat e 21 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

sabato 26 novembre 2011

IC 5146 - Cocoon nebula

IC 5146 - Cocoon nebula


Immagine ripresa il 25/11/2011

IC 5146 è un ammasso aperto legato ad una nebulosa diffusa visibile nella costellazione del Cigno.Si individua 3,5 gradi ad est di M39, nella parte settentrionale della costellazione; è invisibile con un binocolo, occorre un telescopio di 150mm per apprezzare l'oggetto minimamente. È un piccolo ammasso circondato da una nebulosa molto raccolta (a forma di Bozzolo), connessa a sua volta ad un sistema di nebulosità oscure, conosciute con la sigla B 168, che si estende per circa 2 gradi in direzione di M39, evidentissima anche con piccoli strumenti in quanto oscura un ricco campo stellare. La stella principale dell'ammasso ha magnitudine 9,74 (probabilmente però appare solo in "sovraimpressione", perché la sua distanza sarebbe inferiore a quella dell'ammasso). Quest'insieme di nebulose avrebbero una distanza dal Sole pari a circa 3300 anni-luce.
Telescopio RC 8" GSO su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

18 ligth x 600 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore di posa ripresi fra le 20:00 e le 00:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 4°... 19 dark, 21 flat e 21 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

mercoledì 16 novembre 2011

NGC 6946

NGC 6946

Immagine ripresa il 16/11/2011

Ripresa fatta in condizioni di umidità proibitive per testare il nuovo RC della GSO

Telescopio RC 8" GSO su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

27 ligth x 480 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e mezza di posa ripresi fra le 00:00 e le 04:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 4°... 20 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

NGC 7023 - IRIS NEBULA

NGC 7023 - Iris Nebula


Immagine ripresa il 16/11/2011

Ripresa fatta in condizioni di umidità proibitive per testare il nuovo RC della GSO

Telescopio RC 8" GSO su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED80, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

26 ligth x 480 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e mezza di posa ripresi fra le 20:00 e le 00:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 4°... 20 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS

martedì 1 novembre 2011

Cold Box water-cooled

Ciao a tutti… anche se un po’ fuori stagione, vi presento una realizzazione che mi ha aiutato non poco nelle riprese durante il periodo estivo: la mitica ColdBox!
Come risaputo, con l’avvicinarsi del periodo estivo, riprendere con una reflex diventa sempre più problematico man mano che aumenta la temperatura ambiente, infatti, progressivamente aumenta anche il rumore prodotto dal sensore… difetto tanto odiato dagli astroimagers.
Per oviare al problema non ci sono tante scappatoie: si va in montagna, si compra un ccd raffreddato, ci si rassegna o si usa una ColdBox! Io l’estate scorsa ho optato per quest’ultima!
La coldbox altro non è che una scatola raffreddata nel quale inserire la reflex durante le fasi di ripresa… ma vediamone i particolari: per il cuore del dispositivo ho usato ovviamente una cella di peltier, della potenza di 45W, che come risaputo, se alimentata, produce freddo da un lato e caldo dal lato opposto… il nostro scopo è sfruttare il freddo all’interno della scatola e smaltire il caldo fuori della stessa. In una prima versione ho utilizzato il classico dissipatore da PC per smaltire il calore, senza però ottenere risultati eclatanti ed avendo sempre l’angoscia di un ventolone che potenzialmente poteva produrre vibrazioni. A questo punto ho cambiato sistema, adottando un raffreddamento ad acqua: ed ecco un’immagine del cuore effettivo della ColdBox:


Il dissipatore lato caldo visibile a sinistra, è un blocchetto di alluminio sul quale ho fresato una serpentina per il passaggio dell’acqua di raffreddamento mentre a destra è visibile il diffusore di aria fredda


Dal lato opposto, affogata nella pasta conduttrice, è visibile la peltier che verrà chiusa a sandwich frà i dissipatori.

Passando al contenitore, questo deve essere leggero e isolante termicamente, per tale motivo ho scelto del poliuretano espanso ad alta densità (isolante edile) da tre cm di spessore… tagliato a misura ed incollato col vinavil. Sul fondo ho fresato una porzione che andrà ad alloggiare il raffreddatore e praticato i buchi per l’uscita dei tubicini dell’acqua.

Ho dotato il dispositivo anche di un termometrico per la rilevazione della temperatura interna, che ovviamente non sarà quella del sensore…


Ed ecco come appare l’interno del box assemblato…



Per il fissaggio della reflex, una 450D, ho praticato un foro sul lato mobile della scatola sul quale attraverso una prolunga T2, si fissa il naso da 2” e l’anello T2, che una volta avvitati si fissano sul coperchio…

A questo punto la ColdBox è completa e basta inserirla sul focheggiatore, ovviamente la messa a fuoco va fatta esclusivamente via PC…

Per l’alimentazione ho usato un alimentatore stabilizzato acquistato su ebay mentre per la circolazione dell’acqua, ho usato una pompetta per acquari (la più piccola che ho trovato)

Ovviamente prima si accende la pompa poi la peltier e la ventola… come si vede dalla foto, in poco meno di un quarto d’ora siamo passati da 13° di temperatura ambiente a quasi -9° all’interno della ColdBox… ovviamente il rendimento maggiore e quindi il delta T maggiore si ottiene con temperature ambiente più alte ma già questo da’ l’idea dell’utilità…

Ovviamente tutto ciò comporta un po’ di tempo in più per la preparazione ma come sappiamo tutti, riprendere in agosto a 25° o a 0° fa’ parecchia differenza ed un piccolo sacrificio val ben la pena sopportarlo…
Sperando che quanto sopra possa essere di utilità a qualcuno… vi auguro cieli sereni