giovedì 30 giugno 2011

The Ring Nebula - M57

M57



Immagine ripresa il 26/06/2011

La Nebulosa Anello (nota anche come M 57 o NGC 6720) è una nebulosa planetaria visibile nella costellazione boreale della Lira; dista circa 2000 anni luce dalla Terra e ha un diametro di circa due anni luce. È una delle nebulose più famose.
La forma ad anello è in realtà un effetto prospettico poiché dalla Terra possiamo osservarla da uno dei poli. Se potessimo osservarla dal piano equatoriale avrebbe l'aspetto della Nebulosa Manubrio (M27).
M57 si osserva nella costellazione della Lira, a sud della brillantissima stella Vega; questa stella costituisce il vertice nord-est di un asterismo ben noto come Triangolo Estivo. M57 si trova a circa il 40% della distanza angolare fra β Lyrae e γ Lyrae.
La nebulosa non può essere scorta con un binocolo come un 10x50 e difficilmente anche con modelli superiori come i 20x80; un discorso simile vale per i telescopi: un 75mm appena permette di individuarla, mentre con un 114mm già si può inravedere la struttura ad anello. Strumenti maggiori mostrano alcune zone oscure ad est e ad ovest dell'anello, più alcune aree debolmente nebulose all'interno del disco.
Il periodo migliore per la sua osservazione ricade nei mesi dell'estate boreale, fra giugno e ottobre, tenendo comunque conto che dalla fascia temperata dell'emisfero boreale è comunque presente in gran parte delle notti dell'anno. Dall'emisfero australe la sua osservazione può risultarne più difficoltosa, specialmente dalla fascia temperata più meridionale; risulta essere qui un oggetto tipico dell'inverno australe. (tratto da wikipedia)

Telescopio Meade SC 8" f/10 su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 0,7°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD e gestita da Dithermaster.

35 ligth x 270 secondi a 800 ISO per un totale di due ore e mezza di posa ripresi fra le 23:00 e le 01:30 dal vialetto di casa con temperatura media di 22° 30 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.

lunedì 27 giugno 2011

NGC 6992

NGC6992


 
Immagine ripresa il 25-06-2011
Dati di ripresa: Telescopio Sky Watcher ED80 corretto con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 0°, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD.

47 ligth x 270 secondi a 800 ISO per un totale di tre ore e mezza ripresi fra le 23:00 e le 04:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 20° e luna calante al 27%, 30 dark, 20 flat e 20 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.

mercoledì 22 giugno 2011

The Veil Nebula

NGC 6960


Immagine ripresa il 20-06-2011
La Nebulosa Velo (nota anche con le sigle del Catalogo Caldwell C 33 e C 34) è una vasta nebulosa diffusa visibile nella parte sudorientale della costellazione del Cigno.
La nebulosa è un antico resto di supernova; la stella che ha originato quest'oggetto è esplosa diversi millenni fa. Ciò che ora è visibile sono dei debolissimi filamenti, ancora in espansione alla velocità di decine di km/s; nelle foto a lunga posa o con un CCD si distinguono diversi filamenti disposti in tre gruppi principali: il più ad ovest è quello di NGC 6960 (C 34), in direzione della brillante stella 52 Cygni; il secondo, poco più ad est, è formato dalle nebulose NGC 6974 e NGC 6979, disposto con la concavità ad est come il precedente; l'ultimo, ad est, è formato dalle sezioni NGC 6992 (C 33) e NGC 6995 (ai quali si aggiunge IC 1340), orientato in modo speculare rispetto agli altri due. Questa parte è conosciuta pure come Nebulosa Rete (Inglese Network).
Si pensa che nel giro di pochi millenni questa "meraviglia" del cielo boreale scomparirà, perché ad una grande velocità di espansione corrisponde pure un elevato indice di dispersione della sua materia, che presto esaurirà la sua energia ricevuta durante l'esplosione, e si disperderà nel mezzo interstellare, "quasi" senza lasciare traccia. (tratto da wikipedia)

Per questa ripresa, fatta nella notte più corta dell'anno, ho impegnato tutto il tempo tecnicamente a disposizione e nonostante la ripresa sia iniziata con il soggetto ancora tanto basso all'orizzonte, mi ritengo abbastanza soddisfatto
Dati di ripresa: Telescopio Sky Watcher ED80 corretto con riduttore spianatore su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher 80/400, fotocamera di ripresa Eos 450D modificata con coldbox a temperatura di 2° e filtro UHC-E Eos clip, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD.

23 ligth x 720 secondi a 800 ISO per un totale di quattro ore e mezza ripresi fra le 23:00 e le 04:00 dal vialetto di casa con temperatura media di 24° e luna al 73%, 10 dark, 30 flat e 30 dark dei flat: le singole immagini sono state calibrate con IRIS e successivamente elaborate con PhotoShop CS.