lunedì 28 ottobre 2013

Un nuovo DOBSON 20" f4


C’è poco da fare, l’astinenza da osservazione fa brutti scherzi; non poter usare i nostri strumenti ti porta a pensare cosa si potrebbe fare per migliorarli, per renderli più performanti, per trarne più soddisfazione al prossimo utilizzo, e quale è il sistema per gustarsi meglio una osservazione se non l’aumento di diametro utilizzato?
Tempo fa’ mi era venuto il pallino dell’ultratrasportabile di piccolo diametro, un 12” per esempio, ed informandomi in giro ho ricevuto un’offerta allettante da un amico che mi proponeva proprio ciò che stavo cercando, un 12” f3.5… come sempre durante queste telefonate, si chiacchiera di tante altre cose, come ad esempio di specchi appena fatti o in attesa di essere adottati, ed in particolare di un 20” . Io alle tentazioni a volte resisto abbastanza ma se poi ho chi soffia aria sul fuoco cedo… della conversazione ne parlai anche con il mio amico e compagno di uscite Michele, il quale inizio appunto a “soffiare”.
La spesa non eccessiva, o almeno inferiore a quanto mi sarei aspettato, per l’acquisto dello specchio, mi ha convinto ad iniziare a pensarci seriamente e partire con una ipotesi di realizzazione.
Come per la precedente realizzazione, per il solo progetto ci sono volute tre o quattro settimane ma ovviamente ho considerato anche il minimo particolare, ogni vitina, ogni dadetto, ogni tutto possibile immaginabile ed alla fine son partito con la realizzazione.
Il materiale principale, come DEVE essere trattandosi di un dobson, è il legno: per tutta la struttura, consigliato anche dai miei fornitori, ho optato per il multistrato di faggio, più rigido e resistente del betulla. Per la cella flottante non volendo rischiare flessioni indesiderate, ho scelto di usare acciaio per realizzare tutti i triangoli mentre per truss e bloccaggio degli stessi ho usato l’alluminio.
Ogni particolare ovviamente è stato lavorato con macchine CNC il che ha parmesso di garantire notevole precisione nelle realizzazioni.

Continua:
 
I movimenti in azimut avvengono tramite un grosso cuscinetto reggispinta conico centrale e tre più piccoli posti a 120° fra di loro: affianco ai tre cuscinetti posti a 120° trovano posto tre cuscinetti in teflon che possono "scaricare" i cuscinetti regolandone la frizione... cuscinetti e teflon scorrono su di un disco di acciaio incassato sulla base.
 
 
Anche il movimento in altezza avviene su cuscinetti, nello specifico ho usato ruote gommate a 90 Sh con cuscinetti centrali... a frizionare i movimenti sono presenti quattro pattini in teflon affianco alle ruote

 
Per una questione di ingombri, le lune sono state "spezzate" in due creando una cerniera che permette di compattarle notevolmente... la parte di contatto delle due mezzelune è stata incrociata in modo da non avere un gradino che potesse creare uno scatto nel movimento.
La cella, calcolata con Plop, è a 27 punti di appoggio flottante ed è realizzata in acciaio per la parte basculante

 
Per il bloccaggio dei truss ho usato delle leve eccentriche che fungono da morse


 

Nella realizzazione del coperchio ho dato sfogo alla fantasia riportando su tre livelli il logo dell'associazione di cui faccio parte in qualità di presidente

 
Ho previsto la realizzazione dei braccetti per gli encoder i quali sfruttando le maniglie di trasporto si incastrano perfettamente con le parti fisse e mobili integrandosi nella linea della struttura


 
E finalmente il primo collaudo in bianco... un peso da palestra al posto dello specchio e verifica finale del bilanciamento: tutto a dir poco perfetto 

 
Passo successivo la verniciatura: la bellezza del materiale non poteva essere coperta da una laccatura quindi ho optato per una verniciatura trasparente con leggera tinta di alcune parti
 
 
 
Il 16" mi è sempre sembrato un bel diametro ma adesso affiancato al 20" mi sembra un giocattolino... l'importante è mantenere la trasportabilità dello strumento e l'autonomia nella gestione... poi se la macchina di mia moglie non ci sta più in garage non lo vedo come un grosso problema!!!

 
Per finire, qualche dato: 20" f3.8 (nato come f4 poi portato a f3.8 per comodità di osservazione; altezza oculare 175 cm, specchio primario da 45mm di spessore, cella del primario (parte più pesante) 32Kg, peso totale complessivo (completo di telo cercatore oculari ed ogni altro accessorio) circa 80 Kg, ingombro da chiuso 70x70x45 + un metro e mezzo di truss...
Materiali utilizzati: multistrato di faggio tagliato e pantografato con CNC, alluminio lavorato CNC(successivamente anodizzato), acciaio (tagliato al laser).
Ed ora si aspetta solo lo specchio...
 
 

martedì 15 ottobre 2013

Una nuova associazione


Qualche anno fa' un tizio di nome Diego mi vendette un OTA che per diverso tempo usai per delle riprese fotografiche... fu un affare perchè era praticamente nuovo e me lo cedette per un prezzo da amico anche se non lo eravamo... non ancora!
A distanza di un paio di anni lo stesso tizio apre un post in un noto forum per raccogliere un po' di astrofili della zona e fare una uscita osservativa... sono in tanti a rispondere (anche dal piemonte... ottimisti) ma saranno in quattro a trovarsi effettivamente, uno dei quattro sono stato io!
Dopo quella prima serata in cui frà l'altro battezzai il mio dobson da 16", ad ogni luna nuova è consuetidine ritrovarsi sotto i cieli più biu possibili: a noi quattro si sono aggiunti altri astrofili con la stessa passione per il buio fino a diventare un bel gruppetto e fondare la nostra piccola Associazione:


Senza alcuna pretesa coltiviamo la nostra passione per il cielo e sopratutto la nostra amicizia. Un modo come un altro di vivere l'astronomia, a contatto con il cielo e le sue meraviglie, soli con i nostri strumenti in uno spiazzo montano... e se si annuvola non importa, si chiacchiera e si stà in compagnia!

sabato 17 agosto 2013



Fantastica uscita osservativa sul monte Toraro con la luna nuova di agosto... gran bella compagnia come sempre ed una gran vetrina di strumenti...


martedì 19 febbraio 2013

JachIII la naturale evoluzione

 


Ok, mi conoscete... la modifica, lo smanettamento, il miglioramento della mia attrezzatura, mi appaga quasi quanto l'utilizzo... e purtroppo visto l'ultimo periodo di magra osservativa non mi resta che godermi in bianco le ultime modifiche che ho fatto al bambinone elencando gli interventi che dovrò testare alla prossima uscita!!!
Sostanzialmente nessun intervento di notevole entità se si esclude l'applicazione di un sistema di estrazione dello strato limite che mi ha costretto a rifare completamente la cella del primario... ma andiamo per ordine, il bestione è sempre questo:

come si vede nella seconda foto, ho aggiunto un tramezzo che si incastra perfettamente con i truss a metà della loro lunghezza per bloccarne l'eventuale flessione dal momento che sono lunghi quasi un metro e mezzo... devo dire che un sensibile miglioramento l'ho notato nella rigidità della struttura.
Un intervento molto pesante è stato, come dicevo, l'applicazione di un sistema di estrazione dello strato limite che mi ha costretto a rifare totalmente la cella per poter inscatolare lo specchio:
Come si vede dalle foto ora lo specchio è completamente chiuso ed il raffreddamento è garantito dalla ventola centrale: riguardo alla ventola, ne ho trovata una a due velocità che al massimo aspira ben 83 CFM per passare a 33 CFM a velocità ridotta: al posto di un fissaggio con viti o velcro, ho pensato a dei magnetini da incollare su ambo le facce del ventilatore in modo da poterlo usare in spinta ed alla massimo velocità per il primo raffreddamento (finchè mi mangio il panino ;) ) e poi in aspirazione alla minima velocità durante l'osservazione.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un'altra importante modifica è stata la sostituzione del focheggiatore, ho montato un Moonlite CR2" motorizzato: la motorizzazione di un focheggiatore per uso visuale può decisamente sembrare un preziosismo totalmente superfluo ma, per il poco che lo ho provato, vi posso assicurare che è di una utilità inimmaginabile...
 
 
pensate solamente al correggere il fuoco oltre i 200x, appena si tocca la manopolina si creano, per quanto leggere, delle vibrazioni che rendono difficile capire quando si è perfettamente a fuoco... con la motorizzazione no, nessuna vibrazione e correzione del fuoco pressochè perfetta



un'altro vantaggio datomi dal nuovo focheggiatore stà nel fatto che è 30mm più basso del precedente :B): e questo ha reso possibile montare una ruota portafiltri dal lato interno del drawtube al posto della slitta che usavo prima











Questa ruota manuale a 4 posizioni mi permetterà di montare oltre all'UHC ed all'OIII, anche un H-beta (che dovrò ovviamente comprare :P )
Per finire, ho acquistato un puntamento passivo e l'ho applicato alla mia struttura

La centralina fissata al telrad è comoda da utilizzare ed a portata di mano... l'applicazione degli encoder non mi ha sodisfatto a pieno, almeno per quanto riguarda quello in altezza

L'encoder in azimut è discreto e non si nota mentre quello in altezza, avendo dovuto portarlo in asse al movimento, risulta essere esteticamente discutibile (anche l'occhio vuole la sua parte ;) ) ...ovviamente il puntamento passivo sarà solo di supporto, nessuno mi toglierà le mie care mappe cartacee...
Purtroppo tutte queste modifiche non ho ancora avuto modo di testarle per bene, anche se non possono che essere migliorative... speriamo nella prossima luna di marzo :wub:

martedì 17 luglio 2012

Bubble Nebula - NGC 7635

Bubble Nebula - NGC 7635



Immagine ripresa il 17/07/12

NGC 7635 (nota talvolta come Nebulosa Bolla) è una nebulosa diffusa visibile nella costellazione di Cassiopea, verso il confine con Cefeo È individuabile vicinissimo all'ammasso aperto M52, al punto che negli strumenti più piccoli appare nello stesso campo visivo; la sua caratteristica principale è una "bolla" di vuoto circondata da una nebulosa, visibile con potenti strumenti nella zona meridionale dell'oggetto, causata dal vento stellare della giovane stella centrale, di magnitudine 8,7. In un telescopio amatoriale si rivela invece bene la nebulosa, che sembra terminare a sud con una forma ad arco......... (tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD.

40 ligth x 600 secondi bin 1 per un totale di sei ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS

lunedì 16 luglio 2012

NGC 7331

NGC 7331




Immagine ripresa il 09/07/12

NGC 7331 è una galassia spirale visibile nella costellazione di Pegaso.
Si individua 4 gradi a NNW della brillante stella η Pegasi; si mostra in piccoli strumenti come una scia chiara disposta in senso N-S, appena più chiara al centro. I bracci, visibili con strumenti di maggiori dimensioni, sono tenui e aperti in direzione sud; la struttura e le dimensioni sono simili a quelle della Via Lattea, al punto che talvolta ci si riferisce a questa galassia come alla "gemella della Via Lattea".  Nel 1959 esplose una supernova di tipo IIL, l'unica osservata finora in questa galassia.  Al suo interno sono osservabili evidenti fenomeni di starburst; dista dalla Via Lattea circa 45 milioni di anni luce........ (tratto da wikipedia)
Telescopio GSO RC 8" su montatura Sky Watcher NEQ6 Pro in postazione fissa, telescopio guida SkyWatcher ED 80, CCD QHY8L con filtro IDAS LPS P2, camera guida MagZero MZ5m guidata con PHD.

38 ligth x 600 secondi bin 1 per un totale di sei ore di posa dal vialetto di casa... 20 dark, 20 flat e 20 bias: le singole immagini sono state calibrate con MaximDL e successivamente elaborate con PhotoShop CS